TESI
- Nel contatto originario si vengono a formare i principi che determinano la giustizia in una società primordiale.
- Secondo l'equità (stato di giustizia) l'eguaglianza corrisponde allo stato di natura; questo assicura l’imparzialità della giustizia.
- Giustizia è equità.
- I principi di utilità non possono coesistere con la cooperazione sociale.
ARGOMENTAZIONE
Il contatto originario non dà inizio a una particolare struttura di società o a una forma di governo, ma in questo incontro originario sono stabiliti dei principi di giustizia che sono accettati da tutti in una primordiale situazione di uguaglianza.
Questi
principi devono regolare le future azioni e cooperazioni all'interno
della società; di
conseguenza si può dedurre che in questo
momento
preciso vengono determinati i principi che stabiliscono diritti e doveri fondamentali e la divisione dei benefici sociali; inoltre
gli
uomini devono stabilire insieme e immediatamente cosa è giusto e
ingiusto, quindi
si ha la necessità di garantire l'imparzialità della giustizia.
L’imparzialità dello stato della giustizia è garantita dal fatto che al momento della formulazione di questo “trattato” gli uomini sono sottomessi in uno stato di ignoranza che impedisce loro di determinare la concezione del bene, di conseguenza questi principi di giustizia sono creati in modo imparziale ed equo.
Da qui si può rendere valida l’espressione "giustizia come equità". Questo perché allo stato di natura le persone dotate di un senso razionale e di principi di giustizia sono uguali fra loro e quindi possono stabilire in modo equo i principi di quest'ultima.
Un grande problema di questo patto originario è il riconoscimento dei principi di utilità soprattutto perché in una primordiale situazione di equità, nessuna parte sceglierà deliberatamente di perdere a tempo indeterminato i propri benefici per aumentare quelli di altri, questo perché vuole proteggere i propri interessi. Inoltre, un uomo tenderebbe a promuovere il suo bene personale, nonostante faccia già parte di una società che mira ad offrire il maggior numero di vantaggi ai singoli individui.
TESI CONCLUSIVA
Le
persone in questa situazione di equità iniziale tendono a scegliere
due tipi diversi di principi:
-
Un principio che promuova la spartizione equa dei diritti e dei doveri fondamentali
-
Un secondo principio che accetti le diseguaglianze sociali ed economiche, ma solo se il risultato corrisponde a dei benefici che avvantaggino chiunque.
Questi
principi quindi escludono
la possibilità che le istituzioni possano sacrificare pochi per il
bene di molti. Invece è lecito che pochi abbiano un maggior numero
di benefici a patto che li usino per migliorare anche la situazione di
coloro che ne possiedono di meno.
AREE SEMANTICHE
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